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L’utilizzo degli Strumenti per collaudo e prove di tenuta nel settore Automotive

Il ciclo produttivo del settore Automotive include materiali e lavorazioni differenti e richiede la massima accuratezza nell’assemblaggio di parti e componenti estremamente variegate: lungo tutte le fasi produttive vengono effettuati collaudi intermedi e finali.

Per queste ragioni gli strumenti di prova tenuta svolgono un ruolo cruciale, in quanto consentono la validazione dei pezzi alle pressioni di utilizzo (che possono essere anche molto elevate), per evitare perdite e per rilevare difetti di costruzione che possono comprometterne la funzionalità/sicurezza anche nel medio/lungo periodo.

 

All’interno di questo tipo di processo produttivo possiamo ritrovare alcune applicazioni che tipicamente richiedono l’utilizzo degli strumenti per collaudo e prove di tenuta:

 

I Semilavorati in alluminio (collettori, coperchi, ecc.) atti a contenere vari tipi di fluido (acqua, olio, carburante, ecc.), devono garantire nel tempo la tenuta del circuito in ogni parte, ed eventuali difettosità/cricche nella struttura possono causare perdite crescenti nel medio/lungo periodo, non immediatamente rilevabili. Per questo motivo vengono di norma effettuate prove ad aria: la sua molecola infatti è più piccola rispetto al fluido che verrà utilizzato, e per questo è in grado di rilevare preventivamente e con un livello di precisione superiore eventuali micro-porosità del pezzo (che non potrebbero essere rilevate con l’utilizzo del fluido stesso): a seconda delle specifiche di produzione, il pezzo potrà quindi essere comunque accettato, impregnato o scartato.

 

Un elemento critico dei Componenti in plastica è la tenuta delle saldature: solitamente, per rilevarle vengono effettuate prove a bassa pressione per evitare la dilatazione del pezzo (Il cosiddetto “Effetto membrana”). In questo caso l’esito è OK – NON OK senza possibilità di riparazione.

 

Negli Elementi preassemblati (come ad esempio la fanaleria) occorre verificare il corretto accoppiamento delle parti: in caso di risultato negativo del test il pezzo viene scartato. In questo caso specifico assume particolare importanza l’analisi degli esiti cumulati, che potrà determinare se la difettosità riscontrata risiede nei componenti o nel processo.

 

Per quanto riguarda gli Elementi filtranti, la modalità di esecuzione della prova diventa determinante, in quanto le caratteristiche costruttive dei filtri impediscono di raggiungere una corretta stabilizzazione dell’aria: per questo si rende necessario ricorrere ad accorgimenti che permettono di effettuare test comunque significativi, rilevando differenze di pressione minime senza stressare la struttura del filtro.

 

La corretta esecuzione di queste prove, così come il tenere traccia degli esiti per le future analisi, svolge una funzione determinante per garantire il corretto funzionamento e la sicurezza del veicolo nel tempo, e per individuare con precisione le aree di intervento in caso di difettosità ricorrenti.

 

Per questo motivo diventa indispensabile dotarsi degli strumenti di collaudo specificamente adeguati ad ogni singola tipologia di test di prova tenuta, e di configurarli in modo perfettamente conforme alle specifiche di prodotto: le competenze e l’esperienza del partner tecnico possono dare un contributo decisivo sotto questi aspetti.

 

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